Questo Legacy Report esplora quale sia stato il risultato generato da Jova Beach Party 2022 secondo una prospettiva di ecosistema e con un orizzonte temporale che si spinge oltre l’estate 2022. ‘Legacy’ esprime le conseguenze, sia dirette che indirette, l’eredità, di un’attività umana sulle persone e sul pianeta. ‘Report’ indica un’analisi finalizzata non solo a descrivere quanto è accaduto ma anche e soprattutto a migliorare. Questa è l’edizione ‘fondamenta’ perchè si offre come base su cui costruire le attività future.
“All your life you are going to struggle with weighty questions, probably, if you care about anything at all. When you do, here’s my advice: read, read, read, read, read, find out as much as you can about whatever the question might be. And, listen to all sides of the argument. When you’ve done that...do the right thing.”
Roger Waters quoting Mary Whyte, his mom
“Mi offrono un incarico di responsabilità Portare questa nave verso una rotta che nessuno sa”
Jova
Senza Jova Beach Party il mondo sarebbe migliore o peggiore? Le persone starebbero meglio o peggio? E la natura? Se migliore, come e perché? Se peggiore, come e perché? Qual è la Legacy, l’eredità che Jova Beach Party 2022 lascia?
E soprattutto, come possiamo migliorare e cosa dobbiamo cambiare per essere buoni antenati?
Queste sono le domande fondamentali che hanno guidato la progettazione e lo svolgimento di Jova Beach Party e che guidano questo Legacy Report, edizione ‘Fondamenta’. Ce le siamo poste con il massimo della profondità e dell’attenzione possibili, perché tutte le attività umane - non solo un grande evento come questo ma anche attività quotidiane come nutrirsi, spostarsi o fare la lavatrice - in un mondo con otto miliardi di persone, devono fare i conti con gli equilibri degli ecosistemi e delle interazioni sociali.
È un Report perché è il racconto approfondito di un viaggio in un territorio sconosciuto e usiamo il termine ‘Fondamenta’ perché questo documento è una edizione zero, che non ha precedenti e vuole porre le basi per successivi sviluppi. Crediamo che sia necessario interrogarsi su questi temi in generale e noi abbiamo iniziato a farlo su noi stessi e su quello che ci sta più a cuore.
Dobbiamo chiederci se vogliamo “ barricarci dentro casa con la tele accesa e la porta chiusa”, con le conseguenze che questo comporta - in termini di sofferenza e danni psicologici, sociali e economici - oppure impegnarci a capire come le nostre attività, nel soddisfare fondamentali bisogni umani, impattano la società e la Natura, per intraprendere un radicale percorso di evoluzione.
Oggi non è possibile realizzare un grande evento a impatto zero. Non è nemmeno possibile come singole persone vivere una vita semplice che sia sostenibile. Chi dice di farlo trasmette una comprensione semplicistica della realtà, quasi escludendo di essere parte del problema. E se si esclude di essere parte di un problema, difficilmente si potrà essere parte della soluzione.
Anche con le migliori intenzioni e il massimo dell’impegno, non è possibile oggi eliminare tutti gli impatti negativi delle attività umane, a causa di limiti culturali, tecnologici, organizzativi, burocratici o di costi. Oltre mezzo milione di persone, per l’esattezza 530.000, hanno partecipato a Jova Beach Party 2022, più di 25.000 per ogni data. Più di 360 professionisti hanno lavorato a tempo pieno per realizzare e fare funzionare questo gigantesco ‘organismo’. Si sono coinvolti migliaia di attori oltre ai partecipanti: territori, istituzioni, aziende. Milioni di persone sono state raggiunte o influenzate.
Abbiamo scelto di agire, fino dalle fasi progettuali, durante lo svolgimento di JBP e dopo, e sistematicamente fare tutto il possibile per capire quali fossero le scelte, dati i margini di manovra, per generare il miglior risultato possibile, non solo in termini di spettacolo ed esperienza, ma anche dal punto di vista di cosa sarebbe rimasto dopo, a 360 gradi.
Albert Einstein aveva scritto un cartello nel suo studio a Princeton: “Non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato.”
Abbiamo chiesto alle guide di NATIVA, progettisti di rigenerazione, di aiutarci in questo percorso. Ci hanno supportato nella definizione di obiettivi di evoluzione, nella mappatura dei nostri impatti in ottica di miglioramento futuro e infine nella scrittura di questo Legacy Report. Con loro abbiamo misurato ciò che è stato possibile e abbiamo stimato o esplicitato quanto non è stato possibile misurare. Ora abbiamo una base di partenza per evolvere nel futuro.
JBP ha lasciato una legacy di felicità, energia, entusiasmo, positività e attivazione di una parte bellissima dell’animo umano che chi ha partecipato ci testimonia avere un valore. Un valore duraturo nel tempo e rinnovabile, che assume un significato particolarmente importante dopo due anni di pandemia. E ha lasciato altre legacy, materiali e immateriali, che abbiamo voluto esplicitare.
Nelle prossime pagine racconteremo cosa siamo riusciti e cosa non siamo riusciti a fare, cosa ha funzionato e cosa non, e perché. Cosa abbiamo imparato, cosa è già cambiato dal 2019 al 2022 e cosa ci impegniamo a fare per il futuro.
Vogliamo condividere la nostra esperienza - in questo primo esperimento di misura sistemica degli impatti di un grande evento itinerante - per migliorare noi stessi e anche per contribuire a fare in modo che altri possano imparare meglio e più rapidamente di quanto abbiamo fatto noi. Confidiamo che il contenuto di questo report serva anche a tutti quelli che fanno questo mestiere, che organizzano grandi eventi, culturali o anche manifestazioni sportive, che ogni anno attivano centinaia di milioni di persone in Italia e miliardi in tutto il mondo.
Ci impegniamo a fare la nostra parte per creare un futuro che sia meglio del presente che abbiamo ereditato. Invitiamo tutti a questa avventura e il nostro è un invito a braccia, mente e cuore aperti. Non vediamo altro modo.
JBP team
“E sotto ai miei piedi c’è un pozzo e sulla mia testa c’è il cielo e io vivo proprio nel mezzo…”
Jova
Jova Beach Party è un laboratorio unico nel suo genere: Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti, dal 2019, ha pensato di invitare, nel corso di un’estate, mezzo milione di umani a una festa in spiaggia. Inizialmente sembrava impossibile, le sfide da superare sono state enormi ma questa è solo una parte della storia.
JBP è solo la ‘punta di un iceberg’ e per capirlo bisogna immergersi e capire cosa c’è dentro e cosa c’è sotto. Senza una massa 9 volte più grande sotto il livello dell’acqua, la punta non potrebbe emergere. E noi ci siamo immersi in profondità e siamo andati a vedere.
JBP ha scelto fin dall’inizio di voler diventare anche uno spazio di esplorazione, un’avventura di apprendimento e di creazione di futuro.
Abbiamo visto e misurato, durante tutto JBP, che un’energia vitale si attiva e vibra su una spiaggia, che è un’interfaccia tra terra e mare, in un modo non riproducibile in altri luoghi. Quando ci si ritrova lì, all’inizio un po’ spaesati, con la pelle nel sole e nel vento, con il mare la sabbia e la salsedine e le stelle, con il sudore e la polvere e la pioggia, magicamente si accende e brilla la nostra parte più profonda. Perché la Natura non è un luogo là fuori, la Natura siamo noi stessi. E sulla spiaggia che rappresenta un limite, una specie di pelle, una zona di confine in costante movimento, scatta quella molla che ci dà l’energia per iniziare a pensare e agire diversamente.
Oggi siamo chiamati a fare proprio questo, ragionare e decidere come non abbiamo mai fatto prima, in un’era in cui il pianeta è al limite e sentiamo davanti a noi una crisi climatica la cui portata non riusciamo nemmeno a immaginare. Siamo tutti in un momento della storia in cui ci rendiamo conto che quello che abbiamo fatto fino ad ora non potrà funzionare nel futuro e al tempo stesso non sappiamo ancora come sarà fatto quel futuro che potrà funzionare, che potrà essere sostenibile e inclusivo, in cui le attività umane lasceranno un’eredità, una legacy positiva.
Siamo nell’era ‘pre-qualcosa’ che ora non sappiamo nemmeno immaginare e nemmeno nominare.
Abbiamo bisogno di una nuova visione del mondo. A guidarci dev’essere una prospettiva di rigenerazione: puntare a restituire al pianeta più di quanto non prendiamo.
Ecco perché JBP è una sfida senza precedenti: perché se c’è attività umana, ci sono degli impatti, sicuramente si utilizzano risorse, si mobilitano persone e mezzi, si generano emissioni inquinanti. Le 21 date tra luglio e settembre 2022, in 12 diversi siti di cui 9 sul bagnasciuga e 3 sulla ‘terraferma’ sono state vissute da 530.000 persone. 40 bilici si sono spostati e più di 360 professionisti hanno lavorato a tempo pieno per realizzare e fare funzionare questo gigantesco ‘organismo’.
E con questi numeri, per fare le cose “fatte bene” non basta limitarsi alle buone intenzioni. Serve un’idea chiara dei propri obiettivi, e soprattutto servono nuovi strumenti e approcci per misurare ciò che è stato, con l’intenzione di imparare e migliorarsi.
Persino per noi, che da anni accompagniamo le aziende nella transizione verso paradigmi sostenibili, JBP ha rappresentato un’avventura del tutto nuova, per intensità e magnitudo. Basti pensare che ogni data di JBP ha previsto oltre trenta minuti di messaggi sulla sostenibilità. Mezz’ora per ciascuno dei 530.000 partecipanti assommano ad almeno 265 mila ore di educazione sulla sostenibilità e gli equilibri del pianeta. Sono 11 mila giorni, o 30 anni di vita.
Abbiamo quindi pensato questo Report anche come il racconto della creazione di un modello di misurazione e valutazione, di un metodo che possa funzionare non solo per JBP ma per tutti i grandi eventi che in futuro vorranno darsi gli stessi obiettivi di rigenerazione.
Un metodo che richiede di immergersi a mente aperta nell’ecosistema bellissimo e complesso di un evento come questo, dove si incontrano le voci delle persone del JBP, dei collaboratori, dei partner, degli sponsor, dei territori, dei sindaci, delle associazioni, e soprattutto degli oltre 500.000 umani che hanno partecipato a questa festa senza precedenti.
Ecco, forse questo Report è proprio il racconto di un’immersione, alla scoperta di un iceberg di cui altrimenti non avremmo conosciuto che la punta. E una risorsa, per chi domani vorrà partire da qui.
NATIVA
“Questo documento nasce per capire e raccontare l’impatto del Jova Beach Party, i suoi successi e i suoi limiti, ma non solo. Ci piacerebbe che la nostra esperienza potesse diventare punto di partenza per altri, per fare ancora meglio di quanto non siamo riusciti a fare noi.”
JBP team
Qual è la Legacy, l’eredità che ciascuno lascia al suo passaggio?
Immaginiamo di guardare al presente dal futuro, e di farci guidare dalla domanda “come possiamo essere dei buoni antenati?”
Crediamo che se le attività umane fossero guidate da questa domanda, potremmo sperimentare uno straordinario miglioramento della condizione umana e della biosfera.
Alcune conseguenze delle nostre azioni e attività economiche sono ovvie, immediate, visibili e comprensibili, facili da misurare. In altri casi, le conseguenze sono invece al di fuori della nostra percezione e, più o meno consapevolmente, le consideriamo solo in parte o addirittura le ignoriamo. Con questo Legacy Report vogliamo contribuire a colmare questo spazio.
È vero, ad oggi esistono delle soluzioni e pratiche che permettono di ridurre l’impatto ambientale degli eventi musicali, ma per poterle applicare servono nuove leggi, investimenti, e un totale cambio di mentalità.
Jova Beach Party è il più grande evento musicale in Italia a scegliere di mettere la sostenibilità in posizione prioritaria nella sua scaletta. Ha deciso di muovere un passo avanti in questo processo che immaginiamo presto diventerà per tutti una priorità assoluta. Ogni tour dovrebbe avere un esperto di sostenibilità incaricato di applicare soluzioni a basso impatto nella progettazione e realizzazione dell’evento. Dobbiamo rendere obsoleti i generatori alimentati a energia fossile, gli spostamenti del pubblico con mezzi inquinanti, i materiali usa e getta.
Secondo il Tyndall Center for Climate Change Research, che ha sviluppato una roadmap per la musica live negli UK per affrontare la crisi climatica, l’uso di generatori diesel dovrà finire nel 2025. Per arrivarci serve l’attivazione di tutti, ora. Concepire e realizzare i nostri eventi in questo modo può avere un impatto enorme, per creare una cultura di sostenibilità.
“Io penso positivo Perché son vivo e finché son vivo Niente e nessuno al mondo Potrà fermarmi dal ragionare”
Jova
Pensare positivo nel XXI secolo vuol dire guardare in faccia alle sfide comuni e creare un terreno condiviso per affrontarle. Creare unione e spinta su temi di fondamentale importanza.
Qual è la legacy che il JBP 2022 vuole lasciare:
Un ‘Ecosistema’ è una rete complessa, un sistema interconnesso in cui coesistono diversi elementi, interdipendenti tra loro ed organizzati in modo coerente.
Questo Report guarda a JBP come a parte interdipendente di un ECOSISTEMA, di un insieme straordinariamente vasto e complesso senza il quale non esisterebbe. JBP è un connettore che mette in relazione tra loro migliaia o forse milioni di elementi, naturali e umani, territori, aziende e altre organizzazioni, con legami che agiscono nel presente e nel futuro. Questo concetto, per quanto semplice e intuitivo, richiede un lavoro e un’attenzione enormi per fare sì che ciascuna di queste connessioni e relazioni generi un impatto virtuoso, nel presente come nel futuro.
Nelle prossime pagine abbiamo iniziato a mappare e rappresentare gli elementi fondamentali del sistema di cui siamo parte, per capire quali siano i punti più delicati o fragili da curare e quei ‘nodi di moltiplicazione’ che consentano di amplificare il risultato delle scelte che vengono fatte.
Ci siamo avvicinati a questa sfida sapendo di dover definire degli obiettivi, che ci permettessero di valutare, al termine dell’evento, il suo reale impatto. In che modo JBP avrebbe restituito e rigenerato quello che il territorio e le comunità stavano offrendo?
Per lasciare una legacy, è necessario partire dal futuro. Ovvero, chiedersi: quale voglio che sia il lascito del JBP per le persone ed il pianeta del futuro? Solo spingendosi ad immaginare l’impensabile e definendo un’ambizione per il JBP, è possibile indirizzare l’impegno verso obiettivi precisi. In questo caso tutto nasce attorno al concetto di Rigenerazione. Rigenerare significa “dare più di quello che si prende”, includendo l’ambiente, gli aspetti sociali e culturali, e quelli economici. É un concetto scientificamente complesso che si sta studiando a fondo e, nel contempo, è un semplice principio guida che può plasmare tutte le azioni che vengono compiute nell’organizzazione e gestione di un evento, incluso il Jova Beach Party.
Consapevole di questa complessità - e con la volontà di creare più valore di quanto se ne prenda - il team che ha originato e dato vita al JBP ha definito la propria “Regenerative Ambition”. Questa esprime gli obiettivi di JBP legati al concetto di rigenerazione e serve per guidare le azioni future:
Jova Beach Party esiste per essere fonte di una nuova energia rigenerativa che trasforma le persone e le riconnette fra di loro e con la Natura
Su questa base è stato creato un manifesto, una roadmap che serve per coinvolgere ed ispirare tutti gli attori del Jova Beach Party, da chi vi partecipa, a chi vi lavora e chi lo ospita:
VIVERE UN’ESPERIENZA CHE FA STARE BENE
Jova Beach Party esiste per far stare bene le persone. È uno spazio da vivere liberi, aperti all’energia, alle emozioni e alle sensazioni: un’occasione di scoperta che abbraccia tutti e tutte le generazioni, oltre che un’esperienza in cui immergersi, per uscirne cambiati in meglio. Uno shock positivo, fatto di suoni, immagini, e volti. Perché possiamo cambiare anche con le cose belle, non solo quando succede qualcosa di brutto. Crediamo nel divertimento e nella gioia come forze di rigenerazione. Jova Beach Party è un’avventura che permette di sperimentare e riconoscere la connessione tra esseri umani e natura, un’atmosfera magica che diventa energia per agire.
CONDIVIDERE LA CULTURA
Il nostro scopo è creare uno spettacolo che lasci l’ambiente, le persone e le comunità migliori di come le si sono trovate, per abbracciare l’opportunità di essere precursori di una nuova era. Jova Beach Party è la realizzazione di qualcosa mai vissuto prima, per contribuire a creare una nuova cultura, in cui ciascuno comprende la possibilità di avere un impatto positivo. Trasmettiamo messaggi e nuove prospettive che aiutano a creare il futuro in cui desideriamo vivere. Vivere il Jova Beach Party significa essere parte di una festa in cui ci rendiamo davvero conto del ruolo personale e collettivo che abbiamo nel flusso delle cose.
DIFFONDERE LA RIGENERAZIONE
Con Jova Beach Party diamo vita a un viaggio in cui tutti siamo invitati ad abbracciare l’imprevedibilità e l’improvvisazione, a ripensare le nostre azioni affinché siano guidate dal rispetto, dalla cura e dal voler stare bene. Un viaggio in cui l’umanità e la natura sono i punti cardinali di riferimento. Vivere sulla propria pelle un’esperienza felice trasforma, ispira e spinge a ricreare quelle stesse condizioni positive che si sono vissute. Ciascuno di noi diventa eco della singola tappa per accendere la rigenerazione nelle nostre famiglie e comunità, in tutto il Pianeta.
“Il Jova Beach Party è un momento di festa e di gioia, con artisti provenienti da tutto il mondo, capaci di portare la loro diversità sul palco e farci scoprire nuovi generi musicali. Vogliamo (ri)portare umanità in questa industria.”
Marco Sorrentino, Artist Manager, sulla Regenerative Ambition
Scegliere le giuste metriche è stato un passaggio delicato: dovevamo tenere conto degli impatti tangibili, certo, ma anche di quelli intangibili che derivano da un evento di questo tipo, ad esempio il benessere delle persone e le ricadute sui territori, non solo nel breve ma anche su orizzonti più lunghi. E poi, come misurarli in modo rigoroso, coinvolgendo più persone possibile?
“It’s better to be approximately right than exactly wrong”
Carveth Read
Regenerative Ambition e Manifesto servono per indicare una direzione, e sono un primo passo. Per creare un evento che tenda verso effetti rigenerativi, il passo successivo è misurarsi. Abbiamo identificato tutti gli aspetti principali che potessero creare un impatto economico, sociale e ambientale, sia positivi che negativi, iniziando ad interrogarci su di essi in un framework unico e sistemico. Le diverse dimensioni sulle quali il JBP genera un impatto devono infatti essere studiate e consapevolmente considerate per definire quale sia l’impatto complessivo del tour. E’ fondamentale considerare in questa analisi tutti gli stakeholder, ossia tutti i “portatori di interessi”, che per il JBP sono gli attori individuati all’interno dell’ECOSISTEMA JBP.
Il risultato di questa analisi è un “Profilo di Rigenerazione”, una mappa per capire gli impatti rispetto a 5 aree chiave:
Per JBP abbiamo progettato e adottato un nuovo approccio, fondato su una prospettiva sistemica, a 360 gradi, di tutti gli impatti generati, guardando anche le interazioni tra di loro. Una misura di questo tipo non ha precedenti di applicazione al mondo degli eventi: la condividiamo quindi come caso pilota per questo tipo di analisi, mirata a identificare e mettere a sistema tutti gli impatti, e valutarne le opportunità di miglioramento.
Il risultato è la misura dell’allineamento delle scelte progettuali e delle operazioni del JBP rispetto agli obiettivi di impatto positivo.
METODOLOGIA
Abbiamo raccolto informazioni di carattere qualitativo e quantitativo, ingaggiando tutte le aree e funzioni chiave dell’organizzazione di Jova Beach Party - Fornitori, Organizzazione Interna, Stakeholder Locali, Partner e molti altri ancora - nel rispondere ad oltre 150 domande che coprono tutte le aree di analisi.
Il modello di misura si basa su oltre 20 anni di esperienza nell’applicazione di framework internazionali e riconosciuti, tra questi:
MODELLO DI ANALISI
Il modello si basa sulla raccolta di dati quali-quantitativi adottando una metodologia allineata con il Modello PROBE1.
La struttura è caratterizzata da una serie di domande, costruite e organizzate secondo gli assi del Profilo di Rigenerazione.
A ciascuna domanda viene associato un punteggio, determinato correlando le risposte ottenute - in una corrispondenza 1:1 - ad una serie di scenari che descrivono pratiche, modelli e scelte operative più o meno allineate al concetto di “approccio rigenerativo”.
Il punteggio minimo indica che nello scenario attuale è stato riscontrato un ecosistema di pratiche non allineato ad un approccio rigenerativo. Un punteggio massimo è invece associato a scenari che mettono in atto pratiche rigenerative. I punteggi intermedi si posizionano tra i due estremi, dove l’approccio non crea un impatto negativo, ma, allo stesso tempo, non si allinea ancora completamente ed intenzionalmente ad una visione rigenerativa. Più nel dettaglio, il modello valorizza tutte le pratiche mirate alla minimizzazione degli impatti negativi, tramite la loro eliminazione, qualora possibile, o riduzione, e alla massimizzazione degli impatti positivi che è possibile generare, premiando quegli approcci orientati a costruire un’eredità positiva nel lungo termine.
Per esempio, nell’area circolarità, la gestione dei rifiuti viene associata al livello più basso nel caso di assenza di raccolta differenziata, mentre è associata al livello più alto nel caso di riciclaggio del 100% dei rifiuti; le percentuali intermedie determinano un livello intermedio.
La somma dei livelli per ciascuna area di impatto determina quindi un punteggio complessivo per l’asse di misura. Il punteggio viene espresso con una percentuale, che indica l’allineamento attuale delle scelte progettuali e delle operazioni del JBP rispetto agli scenari di massimo impatto positivo di quell’asse.
Il Modello, con i suoi scenari di rigenerazione, è uno strumento di misura, ma il suo massimo potenziale si esprime nell’applicazione e lettura dei risultati ottenuti per definire un percorso di miglioramento. Chi lo usa acquista consapevolezza e può di conseguenza tendere intenzionalmente verso scelte e operazioni via via più rigenerative che impattino una platea sempre più inclusiva di stakeholder.
1Modello PROBE https://probe-network.com/promoting-business-excellence/:
Modello di misura articolato tramite un questionario in cui ogni domanda affronta un particolare aspetto della pratica organizzativa o della performance, e permette di valutarle rispetto all’allineamento a scenari descritti, in cui il punteggio massimo è associato alle migliori pratiche esistenti.
COME ABBIAMO RACCOLTO LE INFORMAZIONI
- Interviste con persone chiave della macchina organizzativa, per coprire tutte le aree di analisi: abbiamo intervistato 15 referenti rappresentativi di tutte le aree e contattato un numero più ampio di stakeholder e personale coinvolto per la raccolta dati.
- Raccolta informazioni pubbliche e dati quantitativi disponibili: durante e dopo il JBP 2022 abbiamo raccolto dati di consumo disponibili, statistiche e numeriche, utili alla creazione di una baseline numerica che desse solidità agli output del modello e ponesse le basi per la definizione di target futuri di miglioramento.
- Interviste con alcune persone chiave delle comunità locali che hanno ospitato gli eventi: abbiamo condotto interviste, ascoltando sindaci, assessori, altri dipendenti pubblici e giornalisti delle comunità locali che hanno ospitato il JBP 2022, prima e/o dopo il tour, per raccogliere le loro storie e prospettive e supportare l’analisi degli impatti locali creati. In particolare abbiamo ascoltato i rappresentanti di Bresso, Roccella Jonica, Fermo, Marina di Ravenna, Castel Volturno e Vasto.
- Survey anonime per i lavoratori coinvolti e i partecipanti: Le survey ci hanno permesso di raccogliere il grado di soddisfazione, coinvolgimento e avvicinamento a tematiche di sostenibilità ambientale ed inclusione di queste due categorie fondamentali di stakeholder. Il tasso di risposta delle survey è stato molto alto, con più di 300 risposte dai lavoratori coinvolti nel JBP e più di 405.000 dalle persone del pubblico.
- Monitoraggio durante gli eventi tramite sopralluoghi e audit on site: i sopralluoghi ci hanno permesso di verificare alcune delle informazioni raccolte e di collezionare fotografie e in pututili a consolidare i risultati del modello.
LE AREE DI IMPATTO
La tabella che segue mostra le sottocategorie investigate tramite le domande del modello di analisi.
UMANOMETRO: LA PROSPETTIVA DEI PARTECIPANTI
“Dottore, che sintomi ha la felicità?”
Jova
Un elemento fondamentale per definire gli impatti del JBP e i suoi elementi rigenerativi è stata la survey proposta ai partecipanti alla fine del tour. Abbiamo chiamato questa survey “Umanometro” poiché ha analizzato quanto il JBP abbia un impatto positivo sulle persone che vi partecipano in termini di felicità, e quindi quanto valorizzi e permetta a ciascuno di avvicinarsi al proprio “essere umano”.
Su 530.000 partecipanti al JBP, 405.000 hanno risposto alla survey.
La survey si articola in semplici e dirette domande, chiedendo di assegnare a ciascuna frase un punteggio da 1 a 5, dove 5 rappresenta il massimo. I risultati sono riassunti nelle immagini sotto ed indicano la percentuale dei rispondenti che hanno risposto con valutazione massima (punteggio massimo di 5 su 5).
Il 99,8% ha risposto 5 / 5 alla domanda “Quanto JBP ha contribuito a renderti Felice?”
COINVOLGIMENTO DELLE COMUNITÀ LOCALI
Di particolare rilevanza sono stati i dialoghi con gli Stakeholder Locali che ci hanno permesso di evidenziare le esigenze dei territori insieme alle opportunità di impatto (positivo) e dei punti di attenzione per Jova Beach Party.
“Un ricordo collettivo dell’esperienza che rimane anche dopo: messaggio di uscire di casa, vivere gli spazi aperti, essere protagonisti e riprendersi gli spazi sociali.”
Roccella Ionica - Vittorio Zito (Sindaco)
“La cosa più bella che immagino in 5 anni è un Jova Beach Party pieno di famiglie. Vogliamo rendere il territorio attrattivo per loro e per i giovani”.
Bresso - Simone Caio (Sindaco) e Cristina Dimasi (Assessore)
“Abbiamo approfittato dell’evento per bonificare un’area e dare un’immagine diversa della città. L’intervento è stato deciso dal comune, era necessario e rimane nel tempo”.
Vasto - Alfonso Mercogliano (avvocato comunale)
Il tema trasversale emerso tramite i dialoghi con gli stakeholder locali è che:
Il Jova Beach Party ha la capacità di mostrare ai territori il loro potenziale e di creare le opportunità per avviare quelle trasformazioni positive, diverse in ogni località, che il territorio desidera intraprendere.
Alcuni degli altri elementi comuni di trasformazione locale emersi come prioritari per il futuro dei territori sono la mobilità sostenibile, la riqualificazione degli spazi naturali e comuni (come piazze e lungomare), la promozione delle ricchezze culturali e paesaggistiche e la promozione di un turismo sano, proprio come quello portato dal Jova Beach Party.
In questo grafico è possibile vedere tutti gli elementi emersi dalle conversazioni con i rappresentanti delle comunità locali, che abbiamo utilizzato per progettare al meglio l’edizione del 2022 e che saranno utilizzati per la futura edizione, posizionati in corrispondenza del loro potenziale impatto positivo sul Profilo di Rigenerazione del JBP 2022.
SONDAGGIO AI LAVORATORI
“Cerca di essere uomo prima di essere gente.”
Jova
Non dobbiamo dimenticarci che dietro un evento di queste dimensioni esiste una grande macchina organizzativa che ha permesso di far accadere l’impensabile: portare un tour nelle spiagge di tutta Italia. Il JBP, oltre a sostenere economicamente i lavoratori e a rispettare le normative (ad esempio Salute e Sicurezza) e gli standard sociali universalmente riconosciuti (vedi ad esempio Dichiarazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro e suoi seguiti, 1998), ha intenzionalmente iniziato a misurare il livello di benessere delle persone che hanno lavorato al tour.
Per coerenza inoltre è stato importante sottoporre una survey alla fine del tour alle persone che hanno contribuito a rendere possibile che tutti si divertissero. Il questionario si articola in alcune semplici domande a risposta multipla che ha permesso di analizzare quanto il JBP abbia un impatto positivo sulle persone che ci lavorano in termini di livello di serenità (opposto a stress), inclusività e ascolto delle opinioni dei collaboratori, etc. Più di 300 su 360 dei lavoratori che hanno ricevuto il questionario hanno risposto alle domande. Le percentuali di risposta sono riportate nei grafici.
Il profilo ha lo scopo di offrire una visione di insieme, rapidamente comprensibile, e creare consapevolezza: conoscere quali sono le aree di impatto per cui le scelte progettuali e le operazioni sono più allineate a modelli rigenerativi, e decidere intenzionalmente su quali aree ed elementi agire per migliorarsi.
Il profilo del Jova Beach Party 2022 non presenta aree nettamente sbilanciate rispetto alle altre. Si può immediatamente notare un maggior allineamento a scelte e operazioni rigenerative nelle aree di Circolarità, Benessere, Felicità e Salute e Educazione e Coinvolgimento.
Abbiamo evidenziato a seguire i punti chiave del profilo (hotspot), mentre nei capitoli successivi offriamo un’analisi dettagliata di ciascun area di impatto.
HOTSPOT
Ritroviamo i punti di forza del JBP principalmente nelle aree sulle quali ci si è concentrati maggiormente nella fase di progettazione per l’edizione del 2022.
In termini di Circolarità, area con il punteggio più elevato, la scelta del packaging per i bicchieri e i contenitori del cibo, la raccolta differenziata e le linee guida per gli sponsor sulla scelta dei materiali hanno permesso di raggiungere primi traguardi consistenti, nonostante il percorso verso un evento zero waste sia ancora lungo e non semplice.
A seguire, il Benessere degli attori coinvolti è stato al centro delle attività di design e misurazione, non solo per quanto riguarda i partecipanti ma anche per le comunità locali, per evitare esternalità negative (e.g., impatti ambientali) e promuovere impatti positivi (e.g., indotto locale). Infine è rilevante l’aspetto della cura di tutte le persone coinvolte, in particolare tramite accurate valutazioni di Salute e Sicurezza per tutti (partecipanti e lavoratori in primis), che sono state redatte in conformità e superando i requisiti previsti dalla legge. In quest’area il potenziale di miglioramento è legato al potenziamento del benessere dei lavoratori ed alla possibilità di creare intenzionalmente impatti positivi su tutte le comunità locali che ospitano il JBP.
Nell’area Educazione e Coinvolgimento ha avuto un ruolo importante la presenza di una mission (Regenerative Ambition) che include impegni sociali e ambientali. Inoltre vi è stata una forte attenzione verso l’ascolto delle esigenze delle comunità locali e l’intero tour è stato caratterizzato dalla condivisione di messaggi, indicazioni e contenuti legati ad aspetti di sostenibilità a 360 gradi. Per migliorare il JBP può estendere i messaggi legati ad aspetti della sostenibilità, in termini di quantità e di amplificazione oltre il tour stesso.
Nell’area Capitale Naturale l’aspetto che più ha influito è l’attenzione ad evitare possibili impatti negativi sull’ecosistema grazie alle analisi preliminari dei siti, all’eventuale valutazione dell’idoneità, e al monitoraggio ex-ante ed ex-post sulle specie a rischio. L’aspetto chiave per migliorare in quest’area è condividere in ottica di massima trasparenza il vero impatto degli eventi in spiaggia, consentendo di distinguere i dati concreti dalle fake news.
L’area con il punteggio più basso è Resilienza Climatica, dove la strada per allinearsi a modelli rigenerativi è più lunga, nonostante delle azioni siano già state messe in atto, a partire dalle partnership per una mobilità più sostenibile dei partecipanti al tour. L’impatto può migliorare tramite l’attivazione futura di un sistema di monitoraggio delle emissioni di CO2 strutturato e periodico, e la definizione di obiettivi di riduzione in un progetto concreto di azioni di miglioramento.
NUMERI CHIAVE2
2Le fonti sono presenti nei capitoli seguenti nelle tabelle “Indicatori” di ciascun area di analisi.
In questo documento descriviamo la metodologia sistemica adottata e le aree di impatto di misurazione, per ciascuna delle quali indichiamo:
In che misura i materiali utilizzati durante il JBP potranno tornare ad essere utilizzati, anche sotto altra forma?
Misura l’adozione di modelli circolari di uso delle risorse (materiali, rifiuti, ecc), in tutte le fasi di progettazione e svolgimento delle feste.
ECOSISTEMA JBP
PROSPETTIVE E STORIE: “Quella della sostenibilità è una sfida complessa ma cruciale per il nostro futuro. Serve un nuovo approccio che deve coinvolgere tutti, aziende, cittadini, istituzioni. La collaborazione con Seda e Comieco ha l’obiettivo di promuovere questo nuovo approccio applicandolo anche a situazioni complesse”.
Eva Alessi, responsabile sostenibilità WWF.
FATTI
SFIDE
Sono stati utilizzati materiali usa e getta per la distribuzione di cibo e bevande (birra in bicchieri di plastica, acqua in lattina e bottiglietta) per conformità alle norme attuali. Tuttavia, esistono soluzioni di attacco alla rete idrica. Le normative nazionali andrebbero aggiornate per consentire l’utilizzo di borracce personali, bicchieri riutilizzabili e sistemi di vuoto a rendere.
ELEMENTO RIGENERATIVO
Partnership con Seda per packaging alimentare in carta proveniente da foreste certificate e gestite in maniera sostenibile.
Il WWF ha creato delle linee guida per la scelta dei materiali per gli sponsor. Molti stand hanno riutilizzato lo stand del 2019, in ottica di design circolare.
IMPEGNI
Partecipare ad iniziative che a livello governativo limitino la produzione di rifiuti durante eventi musicali.
AREE DI FORZA
AZIONI DI MIGLIORAMENTO
Qual è stato l’impatto del JBP sugli ecosistemi con cui è entrato in contatto e sulla loro biodiversità?
Misura gli impatti sugli ecosistemi e sulla biodiversità.
ECOSISTEMA JBP
PROSPETTIVE E STORIE
“Si è estesa una coscienza ecologica il cui catalizzatore è stato il JBP.” Geo Nocchetti, giornalista
A Castel Volturno nel 2019 c’è stata una bonifica grazie alla quale sono state rimosse 5 tonnellate di plastica dall’area del JBP e circostante. Da quel momento in poi sono state pulite anche le aree circostanti e sono state tenute pulite e usate per la balneazione.
“Tutte le spiagge interessate dai concerti, compresa quella di Fermo, si trovano in aree fortemente antropizzate dove, quindi, l’impatto delle attività antropiche è purtroppo già molto forte. Grazie al lavoro del WWF Italia ogni location è stata sottoposta a screening ambientale, una procedura finalizzata ad evidenziare le caratteristiche ecologiche del sito prescelto in termini di habitat e specie presenti, nonché i possibili impatti. Dalle attività di screening ambientale sono scaturite le prescrizioni per gli organizzatori.” WWF Italia
Per il Jova Beach Party 2022 è stata effettuata un’analisi preliminare per tutte le località in cui si sono svolti i concerti per verificare la presenza di aree sensibili dal punto di vista naturalistico, per un raggio minimo di 3 km.
L’analisi ha permesso quindi di individuare le aree di presenza reale o potenziale di habitat e/o di specie faunistiche di interesse comunitario, sensibili alle pressioni dirette e/o indirette generate dai concerti (ad es. disturbo antropico, inquinamento acustico); in tali aree gli eventi sono stati quindi sottoposti alla procedura di Valutazione di Incidenza Ecologica (VINCA), il procedimento di carattere preventivo al quale è necessario sottoporre qualsiasi attività che possa avere incidenze significative su un Sito della Rete Natura 2000 o su habitat e specie di interesse comunitario.
Tali studi sono stati supportati da attività di monitoraggio del WWF sul campo, finalizzate a verificare la presenza delle specie faunistiche di interesse comunitario (fratino e tartaruga comune).
FATTI
SFIDE
Rendere ancora più stringenti e trasparenti i criteri di selezione delle località coinvolte, ad esempio pubblicandoli sul sito web/App del JBP.
La scelta dei siti è una tematica che ha ricevuto in alcuni casi una visibilità mediatica negativa. Abbiamo riscontrato che questi effetti avrebbero potuto essere gestiti anticipando di alcune settimane o mesi una comunicazione trasparente ed oggettiva sui criteri di scelta dei siti e sulle procedure autorizzative attivate. Comunicazione che coinvolga e metta in luce la necessaria cooperazione tra enti locali, organizzazione e WWF.
ELEMENTO RIGENERATIVO
La partnership con il WWF ha consentito di gestire gli impatti sugli habitat naturali attraverso un processo di monitoraggio ex ante ed ex post. Le date dei concerti sono state scelte per evitare ogni potenziale rischio di interferenza con specie protette e i monitoraggi hanno permesso di escluderne la presenza nelle aree dell’evento.
Il progetto Ri-Party-Amo ha permesso di raccogliere fondi dedicati ad attività di tutela e ripristino di fiumi, spiagge e fondali. L’effetto rigenerativo sul territorio sarà espresso grazie alla pulizia di questi ambiti naturali, a progetti locali di rinaturazione e alla formazione di giovani in scuole e università.
IMPEGNI
Potenziare l’effetto rigenerativo che il JBP ha sulle spiagge scelte, come avvenuto ad esempio a Castel Volturno nel 2019 dove l’area è stata bonificata in occasione dell’evento.
AREE DI FORZA
AZIONI DI MIGLIORAMENTO
INDICATORI
Qual è stato l’impatto del JBP in termini di emissioni, non solo dirette ma legate a tutte le attività collaterali all’evento?
Misura le emissioni di gas clima-alteranti legate alle attività pre, post e durante il concerto: dall’allestimento e trasporto delle strutture, all’offerta di cibo a minor impatto, sino agli spostamenti di tutte e tutti i partecipanti.
ECOSISTEMA JBP
PROSPETTIVE E STORIE
Leggendo la breve descrizione nel titolo possiamo solo avvicinarci ad immaginare la complessità che è legata a questo asse. Nel momento in cui scriviamo questo report esistono pochissimi casi di approcci che vanno nella direzione di una misura puntuale di questi impatti.
Live Nation Entertainment3 e AEG Worldwide4, le più grandi aziende del mondo nell’organizzazione di spettacoli dal vivo, si sono attivate solo da pochi anni nel monitoraggio strutturato dei propri impatti. Nel 2019 hanno pubblicato sui loro siti la propria roadmap di obiettivi in attesa di poter raccogliere i primi risultati da casi di riferimento internazionali.
Definire obiettivi quantitativi secondo un approccio strutturato di misura emerge quindi come il primo passo per approcciare un tema così complesso. E JBP? Ad oggi il benchmark a disposizione non considera le peculiarità della configurazione di JBP: una fra tutte, l’ambiente naturale. Andiamo quindi ad aggiungere entropia ad un ecosistema già molto articolato e a creare allo stesso tempo l’opportunità per sviluppare soluzioni e modelli che possano rispondere in modo ancora più concreto e efficace a questa sfida.
FATTI
SFIDE
Raccogliere in modalità strutturata i dati per il monitoraggio puntuale degli impatti di GHG (gas climalteranti) legati alle attività pre, post e durante il concerto in un tour multi-tappa realizzato in ambiente naturale. Fondamentale è anche la sensibilizzazione delle persone e la creazione di cultura per creare maggior consapevolezza sul tema. E voi, sapete la differenza tra Neutralità Climatica e Neutralità Carbonica? Scoprite di più qui.
ELEMENTO RIGENERATIVO
Partnership con Trenord, Trenitalia, Fiab e Eventi In Bus, ed i messaggi di sensibilizzazione volti a promuovere la scelta di alternative allo spostamento a minor impatto. I dati raccolti sono incoraggianti! Tra gli oltre 550.000 esseri umani che hanno partecipato all’edizione JBP 2022, il 55,3% ha raggiunto le tappe del Tour con mezzi di trasporto a minor impatto o più sostenibili rispetto all’auto: bici, autobus, treni, metropolitane (dove possibile) e persino a piedi5. Oltre a questo è stato ridotto da 17 a 12 il numero di tappe rispetto al 2019, andando anche a ridurre gli impatti legati allo spostamento di palchi e troupe con un’eco positiva sull’asse di resilienza climatica.
IMPEGNI
Attivare un sistema di monitoraggio e raccolta dati strutturato per le tappe future con lo scopo di creare consapevolezza e quindi diminuire le emissioni associate al tour.
Esplorare l’ampliamento del numero di partnership con fornitori green per la logistica e per le fasi di allestimento/smontaggio delle tappe, per tutte le operazioni e nella rosa di fornitori del Village.
3 Empowering the Earth: Live Nation Environmental Sustainability Charter
4 AEG Worldwide, GHG EMISSIONS GOAL
5 Dati raccolti da Trident Music a partire dalla informazioni condivise da Eventiinbus, FIAB, Trenitalia e autorità locali.
AREE DI FORZA
AZIONI DI MIGLIORAMENTO
6 implementazione avviata nel corso del tour.
7 Fonte per il calcolo: Defra 2022
8 Fonte per il calcolo: Defra 2022. Valore calcolato sulla base di una media delle emissioni di bilici a gasolio, considerando un carico trasportato medio.
In che misura JBP ha saputo diffondere tra le persone la cultura della sostenibilità?
Misura la promozione di comportamenti sostenibili, la sensibilizzazione e l’attivazione dell’impegno individuale.
ECOSISTEMA JBP
PROSPETTIVE E STORIE
“JBP ha il potere di innescare cose belle, e dovrebbe valorizzare ancor di più le realtà locali che lo ospitano. Può coinvolgere, anzi deve affidare il Jova Beach a imprenditori locali per i vari servizi, deve avere come sponsor i produttori locali di livello mondiale, coinvolgere i locali nella fornitura di cibo e bevande, fare talent scout sul territorio di artisti e soggetti particolari nella partecipazione all’evento. Per esempio potrebbe invitare tutti i ragazzi delle case famiglia a vivere la prossima edizione!”.
Castel Volturno - Geo Nocchetti - Giornalista
Uno dei più grandi impatti positivi del Jova Beach Party è aver fatto entrare con maggior risonanza il tema della sostenibilità all’interno del dibattito pubblico italiano. Le social performance mostrano la magnitudo della festa al di là delle singole tappe: circa 11 miliardi di impression all’interno dei social quali Instagram, Twitter, Tik Tok, etc. Questa estate mentre eravamo in spiaggia sotto l’ombrellone o più al fresco in montagna, uno degli argomenti del giorno è stato: qual è l’impatto ambientale (e sociale) del Jova Beach Party? E questo evento ha generato circa 350 mila conversazioni sulle piattaforme social che hanno alimentato il dibattito.
L’abbondanza di informazioni ha generato un’intensa pressione per l’attenzione delle persone. Come ha osservato il premio Nobel per l’economia e psicologo Herbert A. Simon, “ciò che l’informazione consuma è piuttosto ovvio: consuma l’attenzione di chi la riceve”. Una delle prime conseguenze della cosiddetta economia dell’attenzione è la perdita di informazioni di alta qualità. Questa tendenza è estremamente difficile da correggere. Gli esperti hanno dimostrato che anche quando le persone incontrano informazioni equilibrate e di qualità che contengono punti di vista diversi, tendono a trovare prove a sostegno di ciò che già credono. E quando a persone con convinzioni divergenti su temi emotivamente carichi, come il cambiamento climatico, vengono mostrate le stesse informazioni su questi argomenti, diventano ancora più convinte delle loro posizioni iniziali.
“Quando c’è un’emozione forte il messaggio che comunichi si fissa nelle cellule. Jova Beach Party è sentirsi immersi in una realtà che si sta creando e componendo mentre tu la vivi e tu sei un elemento chiave di quella cosa.”
Lorenzo Cherubini
A peggiorare la situazione, i motori di ricerca e le piattaforme di social media forniscono raccomandazioni personalizzate basate su un’enorme quantità di dati in loro possesso sulle preferenze passate degli utenti. Danno la priorità alle informazioni con cui è più probabile che siano d’accordo, anche se marginali, e proteggono dalle informazioni che potrebbero fare cambiare idea. Questo ci rende facili bersagli della polarizzazione di cui il Jova Beach Party si può considerare un case study a livello globale in quanto i pareri e i dialoghi costruttivi si sono trasformati in contrasti e scontri che non hanno permesso di capire i reali punti di forza e di miglioramento dell’evento, oscurando completamente l’impatto positivo in termini di educazione e coinvolgimento su tematiche ambientali e sociali.
FATTI
SFIDE
Il Jova Beach Party è una festa il cui obiettivo principale è generare gioia e beneficio a tutte le persone partecipanti. Come è possibile estendere ed amplificare questo impatto, anche al di là dell’evento stesso, in termini di educazione e coinvolgimento delle persone su tematiche sociali ed ambientali? E’ possibile che il passaggio del JBP in una località generi un impatto positivo anche a distanza di mesi e/o anni, mediante attività di ingaggio degli attori coinvolti?
Grande attenzione è stata posta nella scelta delle location con l’obiettivo di mettere in luce le bellezze nascoste dell’Italia. Inoltre, il dialogo con i rappresentati delle comunità locali è stato continuo e proficuo prima, durante e dopo l’evento, mettendo al centro l’ambizione di rigenerare l’ecosistema locale. Ciò su cui si può migliorare è aiutare maggiormente le comunità a valorizzare il proprio territorio. L’ospitalità che viene concessa temporaneamente solamente in alcuni casi ha visto l’organizzazione promotrice attiva delle bellezze del comune/provincia ed una percentuale ridotta di fornitori sono locali ed indipendenti, andando ad impattare negativamente anche sulla sfera ambientale. Per quanto riguarda gli sponsor ed i partner non è stata eseguita un’analisi delle performance di sostenibilità degli attori coinvolti. Questo potenzialmente può aver dato visibilità e spazio a realtà che durante l’evento promuovono attività volte al coinvolgimento dei consumatori su tematiche di sostenibilità ma che nelle operazioni quotidiane non contribuiscono concretamente a cambiare i paradigmi di business verso modelli rigenerativi. Infine, l’ambizione dell’evento è anche di generare un cambiamento positivo di lungo termine degli stakeholder coinvolti (e.g., cambiamenti comportamentali/ stile di vita) tramite attività di ingaggio ma ad oggi non esiste un sistema di monitoraggio dei cambiamenti generati.
ELEMENTO RIGENERATIVO
La versione del 2022 dell’evento ha voluto mettere a fuoco e rendere esplicita la propria ambizione di rigenerazione per allineare tutti gli attori che fanno parte dell’ecosistema. Questa ambizione è servita come stella polare nella progettazione delle singole giornate, nelle quali circa 30’ sono stati utilizzati sul palco per sensibilizzare sulle tematiche di sostenibilità tramite momenti con esperti ed interventi di Lorenzo. Mezz’ora per ciascuno dei 530.000 partecipanti assommano ad almeno 265 mila ore di educazione sulla sostenibilità.
Se contiamo tutte le attività svolte a livello di ecosistema, incluso il progetto Ri-party-amo con WWF, stimiamo che questo numero possa almeno raddoppiare.
Infatti circa il 90% delle 405.000 persone che hanno risposto alla survey alla conclusione del tour per verificare l’impatto generato, ha dichiarato con il massimo punteggio che il JBP ha contribuito a far comprendere al meglio la sostenibilità in generale, l’inclusione e la diversità e il benessere delle persone.
Anche i partner dell’evento hanno contribuito nei propri stand con attività di diffusione di conoscenza su aspetti sociali ed ambientali ed i fornitori sono stati ingaggiati tramite linee guida che hanno definito criteri generali, i.e. validi per ogni categoria di acquisto, e specifici in base alla tipologia di prodotti e servizi erogati, da rispettare o da comunicare valide alternative qualora ne esistano. Infine tutti gli stakeholder interessati potranno conoscere lo stato attuale del percorso evolutivo di sostenibilità del JBP tramite la lettura del report degli impatti.
IMPEGNI
Definire un responsabile degli impatti dell’evento che ha l’obiettivo di misurare, monitorare e migliorare nel tempo le performance di sostenibilità grazie ad uno stretto contatto con le persone d dentro l’organizzazione e con Lorenzo.
Instaurare delle partnership e scegliere sponsor e fornitori che supportino ed accelerino il percorso del Jova Beach Party verso modelli rigenerativi.
AREE DI FORZA
AZIONI DI MIGLIORAMENTO
INDICATORI
9Campione rappresentativo di 360 lavoratori hanno ricevuto la survey e l’83% l’ha compilata. Il campione include lavoratori delle diverse aree di lavoro, quali luci, audio, strutture, video, scenografie, torri, inclusi tutti i diversi livelli aziendali, esclude i lavoratori locali temporanei. La survey è stata gestita da Trident, comprese le fasi di divulgazione e collettamento dei risultati.
10La survey è stata condivisa tramite l’app JBP e i social del JBP, ed è stata gestita da Trident, comprese le fasi di divulgazione e collettamento dei risultati.
Qual è stato l’impatto di JBP sulla vita e sul benessere delle persone coinvolte direttamente e indirettamente?
“Altro che il luna park, altro che il cinema Altro che internet, altro che l’opera Altro che il Vaticano altro che Superman Altro che chiacchiere…”
Jova
ECOSISTEMA JBP
PROSPETTIVE E STORIE
“Quello che sembrava impossibile da fare è stato possibile farlo.”
Roccella Ionica - JBP 2019 e 2022 - Vittorio Zito (Sindaco)
Il Jova Beach Party ha reso visibile al territorio il suo potenziale. Ha dimostrato che Roccelle Ionica, borgo sul mare di soli 6.400 abitanti, è in grado di organizzare e gestire una grande festa in spiaggia che abbia un impatto positivo: lasciare l’ambiente intonso tramite interventi completamente reversibili, dare fiducia ai giovani e accogliere tanti visitatori. Quali sono alcuni degli impatti concreti creati?
- Le strutture comunali hanno tutte offerto pernottamenti di almeno una settimana e sono state tutte sold out (con un indotto stimato di 2-2.5 milioni11 ).
- Nel 2022 rispetto al 2019 c’è stata una maggiore partecipazione a livello sovracomunale, i comuni vicini e la regione Calabria hanno investito sul JBP perchè c’era consapevolezza sui ritorni.
- Dal 2021 il comune ospita ogni estate il Roccella Summer Festival, anche grazie al JBP, che ha dimostrato al comune la sua capacità organizzativa.
Cosa il prossimo JBP potrebbe migliorare? Rendere più forte il legame con il territorio tramite un “lascito simbolico del JBP”. Nel 2019 sono stati regalati i contenitori per la raccolta differenziata, che i bar ancora stanno usando, e le magliette per i bambini della scuola calcio. Questi piccoli gesti hanno valorizzato nel tempo il passaggio del JBP e hanno fatto sentire la popolazione coinvolta. Per esempio potrebbe essere organizzato un percorso educativo sulla sostenibilità nelle scuole, promosso ed organizzato dal JBP.
“Il JBP 2022 è una straordinaria opportunità per raccontare e far conoscere la Calabria che siamo, per far prendere coscienza a tutti noi della possibilità di guarire dalla sindrome di Cenerentola e prendere in mano il nostro futuro. Avremmo potuto farlo, come suggeriscono le associazioni ambientaliste, con un concerto di Jovanotti tenuto in uno stadio o in un’arena. Ma avremmo dovuto organizzarlo in Campania, perché in Calabria stadi e arene di questo tipo non ce ne sono12”.
Roccella Ionica - JBP 2019 e 2022 - Vittorio Zito (Sindaco)
“Sono arrivate tantissime persone, hanno scoperto questa zona. JBP ci ha mostrato il potenziale che abbiamo.”
Fermo - Paolo Calcinaro (sindaco)
A Fermo già nel 2019 vi è stato grande entusiasmo perché il Jova Beach Party è stata l’occasione per mostrare la bellezza del territorio a tante persone, che hanno scoperto questa zona, andando nei musei, godendosi le spiagge e tornando anche negli anni successivi per le vacanze.
La capacità del Jova Beach Party di generare benessere e felicità nei suoi partecipanti è confermata dai risultati della survey che è stata condivisa alla fine del tour tramite l’app del JBP. Più di 405.000 persone hanno risposto! E’ stata chiesta una valutazione da 1 a 5 e la quasi totalità dei partecipanti ha espresso un grado di soddisfazione pari o superiore a 4 a domande quali:
Quanto il JBP ha contribuito a ‘farti brillare’?
Le risposte più positive sono legate a tematiche quali il sentirsi “Pieno di energia” e l’essere “Libero di essere me stesso”.
11Dato stimato dalla Ionica Holiday, associazione degli albergatori locali.
12 https://www.reggiotoday.it/cronaca/roccella-sindaco-zito-bilancio-jova-beach-party.html
FATTI
SFIDE
Il mondo degli eventi è fatto di personale stagionale a cui è richiesto un grandissimo impegno per un tempo ristretto, come cambiare il corso di questo trend e lavorare per il benessere nel lungo periodo di queste persone?
ELEMENTO RIGENERATIVO
Il JBP ha fatto conoscere territori bellissimi e poco conosciuti dell’Italia, la località più cercata online tra quelle che hanno ospitato il JBP è stata Roccella Jonica, che ha ricevuto un incremento delle visite sul web del 481%! Come possiamo intenzionalmente sfruttare questa visibilità a favore dell’impatto positivo locale?
Al JBP tutti sono invitati e lo scopo è che tutti stiano bene:
- fisicamente, tramite la presenza di tutti i servizi necessari e la collaborazione con enti quali Guardia Costiera, Vigili del Fuoco, Croce Rossa e Polizia, che hanno permesso l’assenza di incidenti durante l’intero tour.
- mentalmente, per esempio tramite la condivisione di “Belle Storie: storie di amore, di coraggio, di trasformazione e meraviglia, che fanno bene a chi le vive e chi le rivive” e delle testimonianze di “The world is a Beach”, dove scienziati, sportivi e altre figure positive condividono storie di sostenibilità, inclusione e appelli all’impegno collettivo.
IMPEGNI
Per creare benessere che rimane anche dopo il tour, e che coinvolge anche quelle persone delle comunità locali che non sono state direttamente toccate dal JBP, l’impegno è di progettare e creare intenzionalmente dei lasciti positivi per ciascuna comunità che ospita il JBP, concreti e/o simbolici, per creare un senso di appartenenza ed un legame tra la comunità locale ed il JBP.
AREE DI FORZA
Pubblico:
Comunità locali:
Lavoratori:
AZIONI DI MIGLIORAMENTO
Pubblico:
Comunità locali:
Lavoratori:
13 Campione rappresentativo di 360 lavoratori hanno ricevuto la survey e l’83% l’ha compilata. Il campione include lavoratori delle diverse aree di lavoro, quali luci, audio, strutture, video, scenografie, torri, inclusi tutti i diversi livelli aziendali, esclude i lavoratori locali temporanei. La survey è stata gestita da Trident, comprese le fasi di divulgazione e collettamento dei risultati.
14 La survey è stata condivisa tramite l’app JBP e i social del JBP, ed è stata gestita da Trident, comprese le fasi di divulgazione e collettamento dei risultati.
15 Periodo d’analisi: 1 luglio 2022 - 5 settembre 2022.
16 Dati aggiornati al 5 novembre 2022.
Il Jova Beach Party è stato anche un momento di scoperta e di apprendimento, che ha permesso di capire quali sono le aree in cui più si può lavorare. Vogliamo condividere queste idee con il settore, perché gli eventi del futuro siano sempre più momenti di vera rigenerazione.
CIRCOLARITÀ
LAVORIAMO SUL PACKAGING PER EVENTI ZERO WASTE.
Progettiamo un evento zero waste: dobbiamo partire dal packaging, che è la principale leva per innovare in direzione di circularity. Alcuni festival a livello mondiale, adottano già delle pratiche radicali per ridurre il proprio impatto. Basta pensare al Glastonbury Festival, dove viene effettuato l’allaccio alla rete idrica locale e il pubblico porta le proprie borracce o bicchieri che riempie dai rubinetti installati. In questo modo si elimina alla radice l’utilizzo di prodotti monouso e si risolve il problema dei rifiuti alla fonte. O alla fontana.
CAPITALE NATURALE
SCEGLIAMO LE SPIAGGE PER RIQUALIFICARLE.
L’idea di rigenerare gli animi degli spettatori scegliendo le spiagge come luogo per il Party ha funzionato. Estendiamola agli ecosistemi. Effettuando una selezione dei siti ancora più intenzionale e che coinvolga maggiormente le autorità locali, scegliendo spiagge da riqualificare. Il JBP avrebbe così un impatto positivo sul territorio e un enorme impatto educativo sulle comunità. Infatti, molti eventi gratuiti sulle spiagge, che non necessitano delle decine di autorizzazioni richieste invece agli organizzatori di eventi a pagamento, avrebbero così un modello virtuoso da rispettare.
RESILIENZA CLIMATICA
USIAMO UN MODELLO OPEN SOURCE PER RAGGIUNGERE LE ZERO EMISSIONI.
La visione è quella di progettare un concerto a zero emissioni. Come fare? Come esiste il concetto di codice open source, accessibile a tutti e aperto al contributo collettivo, scegliamo di mettere a disposizione i dati raccolti, le caratteristiche delle strutture e i modelli di misura adottati. Vogliamo valorizzare il concetto di Interdipendenza come principio chiave per l’evoluzione della industry. È possibile identificare soluzioni efficaci - ad esempio per l’approvvigionamento energetico tramite combustibili alternativi - avviando collaborazioni aperte a più stakeholder, ovvero a tutto l’ecosistema JBP: istituzioni, ambientalisti, attivisti, università e centri di ricerca, start-up innovative etc.
Una ricerca da un centro universitario su combustibili alternativi? Una tesi su una versione 2.0 di JBP? Proposte per attivare modelli di compensazione ad impatto nazionale?
EDUCAZIONE E COINVOLGIMENTO
SCEGLIAMO DI CO-CREARE E CO-PROGETTARE I GRANDI EVENTI.
L’ecosistema degli stakeholder deve essere ingaggiato per capire quali sono i temi materiali e rilevanti per ciascun evento organizzato, definendo un profilo target di sostenibilità da raggiungere su queste tematiche ed una lista di attività su cui l’ecosistema si attiva per raggiungere questo obiettivo. Questo permette di prendere posizione come innovatori su tematiche ad alto potenziale impatto del settore, raggiungendo le migliaia di persone coinvolte, come ad esempio tramite la selezione di fornitori/partner che sono leader secondo caratteristiche di sostenibilità, dimostrando che alternative valide esistono e si possono mettere in campo.
Una delle modalità più efficaci per fare emergere il pieno potenziale educativo e di impatto, è quello di mettere a sistema le capacità, passioni e competenze dei partecipanti a Jova Beach Party: questi possono essere ingaggiati come ‘citizien scientist’ e collaborare nella raccolta di dati e informazioni, nel monitoraggio, nella diffusione degli apprendimenti e nel proporre soluzioni.
BENESSERE: FELICITÀ E SALUTE
SFRUTTIAMO I CONCERTI PER RIVITALIZZARE IL TERRITORIO.
Decidere dove fare gli eventi considerando il potenziale impatto positivo sulla comunità locale e agire per potenziarlo.
II JBP può diventare il primo tour che sceglie località italiane “nascoste”, poco conosciute, e fa scoprire le bellezze alle decine di migliaia di persone che partecipano a ciascuna tappa. Inoltre potrebbe esistere un applicativo per strutturare il processo di candidatura da parte delle località, che evidenzi il perché una città voglia candidarsi e qual è il suo possibile pieno potenziale.
Immaginiamoci quindi il settore dei tour, concerti ed eventi ricreativi che vogliono e hanno la forza di accelerare il processo di evoluzione delle comunità e cittadine italiane.
“Everything Wild Is Sacred”
C.E.
Sacro [sà-cro] agg., s. “Di quanto è connesso alla presenza o al culto della divinità o, più genericamente, all’oggetto di una particolare riverenza o venerazione.”
Dopo questo viaggio, è ancora più chiaro un vitale punto di attenzione: si possono portare ad una festa in spiaggia oltre mezzo milione di persone e lo si può fare bene, ma questo non vuol dire che lo si possa fare sempre e comunque.
È evidente il rischio che la spiaggia venga considerata e trattata superficialmente, una specie di commodity, un ‘luogo di consumo’ come un altro che perde completamente la sua sacralità. La spiaggia è - per sua stessa natura di luogo di confine tra gli elementi terra e acqua, tra la specie umana che è terrestre e la selvaticità che il mare rappresenta - un luogo dove non è possibile vivere stabilmente. Ma non solo la spiaggia: tutti i luoghi selvatici e scarsamente antropizzati devono essere visti, trattati e curati con attenzione sacrale: esigono una cura e un rispetto fuori dall’ordinario. Questi luoghi rappresentano un elemento di ispirazione e riattivazione fondamentale dell’energia profonda e dell’incanto indispensabili per creare un futuro sostenibile e rigenerativo.
Per affrontare questo rischio è fondamentale che la scelta dei luoghi sia curata in maniera maniacale. Su questo fronte, possiamo identificare due più uno livelli di cura, o accesso:
Priorità 1) Luoghi / spiagge degradati, dove già l’attività umana ha causato danni ambientali o di altro tipo, che chiedono di essere riparati. Sono zone dimenticate o abbandonate, che richiedono di essere riportate al centro dell’attenzione, secondo una prospettiva di ecosistema su cui è incentrato tutto questo documento. Questo dovrebbe essere l’ambito prioritario in cui portare le persone facendole diventare parte di una ‘macchina rigenerativa’ che recuperi, bonifichi e riqualifichi. E in questa azione, le persone e tutti gli attori che sono parte di questa impresa ne risulterebbero migliorati.
Priorità 2) Luoghi / spiagge già fortemente antropizzati: in questo caso si tratta di migliorarli e farne apprezzare il valore che normalmente ‘andando in spiaggia’ diamo per scontato e perde di significatività.
Queste due categorie di luoghi rappresentano l’opportunità di ‘rieducazione e riavvicinamento alla natura’ come leva per migliorare e creare un futuro sostenibile e rigenerativo.
Infine, ci sono i luoghi off limits: questi devono essere categoricamente esclusi per eventi del tipo di JBP o anche di minori dimensioni. Sono i luoghi non antropizzati. In questo caso, la raccomandazione, o il comandamento è di “non entrare se non preparati o non accompagnati.” Limitare gli accessi ed applicare rigorosamente le indicazioni degli esperti, che hanno dedicato la loro vita a proteggere, preservare e migliorare la sacralità del luogo e il suo valore rigenerativo.
Queste regole dovrebbero poi valere per tutte le manifestazioni di qualsiasi dimensione e tipo. Un giorno questo sarà normale e sarà considerato impensabile farlo diversamente. Lavoriamo insieme per avvicinare quel giorno.
NATIVA
In questo Legacy Report ci siamo proiettati nel futuro, con la consapevolezza che potrebbero servire molti anni, o decenni, per rendere un evento come JBP completamente sostenibile o ancora oltre, rigenerativo. Da questo futuro abbiamo guardato al presente per capire come evolvere e iniziare a farlo concretamente.
Sappiamo che JBP è una festa e si potrebbe obiettare che, forse, il mondo sarebbe più sostenibile anche senza feste. Lo abbiamo visto durante i picchi di COVID, ci sono attività umane indispensabili per la sopravvivenza immediata e altre che lo sembrano essere meno. Tuttavia, come ciascuno di noi ha provato per esperienza diretta, è indispensabile che le persone possano avere opportunità per stare bene assieme. Quando questo accade, anche cose inimmaginabili assumono una luce diversa e cominciano a diventare possibili. Si generano quella visione e energia umane che sono la componente fondamentale per intraprendere il cammino che ci possa portare a creare una società sostenibile.
Ci sentiamo di dire che da questo punto di vista è stato raggiunto il risultato che speravamo.
Sugli altri fronti, abbiamo voluto accendere un faro su noi stessi e rendere visibile, senza filtri, ‘cosa sta dietro’ un evento come JBP, confidando che questa nostra scelta possa ispirare molti altri ad accelerare su questo cammino, non solo nel settore della musica, divertimento e dello spettacolo, ma in qualsiasi campo di attività.
Lorenzo ha ispirato e guidato tutti in questa incredibile avventura. Soleluna e Trident hanno avviato un percorso di approfondimento e consapevolezza non scontato. Intesa Sanpaolo, attraverso JBP, ha sostenuto e diffuso con WWF uno dei più importanti programmi di rigenerazione ambientale promosso da un’azienda privata in Italia. I partner e gli sponsor sono stati chiamati a conoscersi e mettersi in gioco come mai prima. I partecipanti hanno messo tutta la loro positività ed energia, e altrettanta ne hanno portata a casa. Energia umana pulita e rinnovabile. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo e abbiamo le idee più chiare su cosa dobbiamo e possiamo fare in futuro. Abbiamo anche una percezione più solida su quello che non abbiamo fatto e che al momento non sappiamo ancora esattamente come affrontare.
La gratitudine è immensa per chi in questo cammino ha messo il meglio di sé. Chiunque voglia condividere il resto del viaggio è benvenuto.
JBP Team
Questo report si orienta al futuro, all’eredità che si impegna a lasciare per le prossime generazioni, ma soprattutto, e più in generale, a una industry che ha diversi spazi di miglioramento se rapportata all’ambizione rigenerativa che la sta guidando.
Questa consapevolezza ci porta a riflettere con serietà sulle direzioni di miglioramento verso cui, in modo trasparente, vogliamo impegnarci. Lo strumento che utilizzeremo in questa attività è di nuovo il nostro Profilo di Rigenerazione, che re-immagineremo definendo un Profilo Target ovvero l’immagine reale verso cui vogliamo tendere e che ci impegniamo a realizzare nei prossimi anni.
Ma gli strumenti da soli non bastano senza l’energia delle persone che li guidano, le quali sono a loro volta spinte dai valori in cui credono.
Per questo motivo vogliamo lasciare un’ultima pagina bianca, per poterla popolare insieme, creando una visione comune. Vogliamo raccogliere opinioni, impressioni, ma soprattutto idee concrete e proposte per agire e affrontare le sfide più grandi che le edizioni 2019 e 2022 ci hanno posto davanti.
Inviate le vostre proposte tramite il format che trovate a questo link.
Utilizzeremo i commenti ricevuti, raccogliendoli per aree tematiche - gli assi del nostro profilo - per darvi delle risposte e, a partire dalle idee proposte, costruiremo tavoli di lavoro per portare il concetto di rigenerazione in una dimensione ancora più concreta nella prossima edizione del Jova Beach Party e realizzare la NOSTRA Bella Storia!
“E quando passerà il monsone dirò “levate l’ancora. Diritta avanti tutta questa è la rotta questa è la direzione. Questa è la decisione.”
Jova
Le informazioni presenti all’interno del documento sono state fornite da Trident Music e dagli altri partner dell’iniziativa espressamente citati nel report. Queste si basano sulle migliori informazioni disponibili per una corretta rappresentazione delle performance. Le stime presenti sono fondate sulle migliori metodologie disponibili e sono opportunamente segnalate.
Ove non diversamente indicato questo Report è stato scritto da NATIVA.
Credits
Analisi e contenuti
NATIVA
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