Nostromo

Biografia

Nostromo è un cantautore che naviga a vista tra un tempo che non c’è più e un futuro che non c’è ancora. Nostromo è un pesce fuor d’acqua. 

Nicolò Santarelli, classe 1994, scrive dell'eros, e la sua musica si muove in un originale spazio che va da ambientazioni post elettroniche a graffi retrò. Nostromo è qualcosa che viviamo nel nostro contemporaneo, nella vita di tutti i giorni. È il momento in cui ci ritroviamo soli e abbiamo bisogno di ascoltarci, ma anche quello in cui vogliamo lasciarci andare. Nostromo è realtà, passione e sentimento. Non è vintage, non andrà mai di moda perchè non passerà mai di moda. Nostromo è il tatuaggio sotto al loden, il giradischi con cui ascolti la musica ma soprattutto, Nostromo è il ricordo nostalgico che sai portarti dietro e vivere nel tuo futuro. 

Scrive la sua prima canzone dopo una lunga chiacchierata con un suo caro amico, Federico, nome che darà anche il titolo al pezzo. Questo brano, che non verrà mai pubblicato, darà vita ad una nuova squadra, anche per merito di una schedina vinta in un freddo giovedì di Europa League. È così infatti che Nicolò inizia a collaborare con Eliano Ficca Persichitti, primo componente del team. Nei mesi successivi i due iniziano a lavorare con Francesco Caggiula (season) e Riccardo Belleggia, già con lui nella formazione electropop La Stanza Di Vetro. Le prime produzioni casalinghe attirano l’attenzione di diverse realtà bolognesi, tra cui il Collettivo HMCF, con cui inizia una collaborazione che li porterà fino in Trident Music e BPM Concerti, per un primo disco distribuito e in licenza per Sony Music Italia. Il 10 maggio 2019 esce Giradischi, singolo dʼesordio ben accolto dal pubblico. Il brano porterà lʼartista in copertina della playlist Scuola Indie su Spotify per le successive tre settimane, raggiungendo anche lʼorecchio di Fiorello, il quale la trasmetterà come canzone di apertura del suo programma Il Rosario Della Sera su Radio Deejay per due giorni consecutivi. Durante l’estate Nostromo e la sua band partecipano a diversi festival in Italia, in cui divideranno il palco con i più grandi della scena indie italiana. Il 10 settembre 2019 esce Le Canzoni Di Mia Madre, secondo singolo dell’artista che anticipa il disco d’esordio Minuetto, uscito il 15 Novembre 2019.

Il 1 aprile 2022 esce il singolo Aprile, che anticipa il nuovo EP Canzoni per gusto, canzoni per fame, composto da 6 tracce in cui Nostromo ci racconta dell'inizio dei cambi stagionali, è il desiderio della primavera e dell’ombra d’estate e arriva alla fine di un percorso del cantautore, iniziato nel caotico 2020 caratterizzato da un sofferto processo di crescita, fino ad arrivare all’attuale amara consapevolezza di stringere ancora aria fra le mani. 

Come afferma lo stesso Nicolò: «Ho scritto per gusto e per fame, per me stesso e per gli altri, per star bene veramente e per alimentare il mio debole ego in cerca di attenzioni. Mi piace pensare che l’essere umano sia insicuro e contraddittorio e non intendo nascondere questo mio lato».

Nostromo - 1
Nostromo - 2
Nostromo - 3
Nostromo - 4

Amarti

Nostromo con questo brano ci apre nuovamente le porte del suo mondo ricco di rimandi alla musica italiana degli anni '60, '70, ma anche di elementi di elettronica, intrisi di malinconia verso un passato che non è mai stato vissuto e di un futuro sempre più incerto.

"Ciò che sembra incredibile accade, ci si separa. Sarebbe però incredibile credere in una separazione netta, riuscita, senza alcun tipo di ripensamento o risentimento. Amarti racconta la danza tra un pensiero e l’altro collocati esattamente agli antipodi. Una dolcissima danza a tempo determinato che viene interrotta da una nuova e giusta consapevolezza, che pur non volendo sono un pezzo di merda.", ha affermato il cantautore sul singolo "Amarti".

Canzoni per gusto, canzoni per fame

«Ho scritto per gusto e per fame, per me stesso e per gli altri, per star bene veramente e per alimentare il mio debole ego in cerca di attenzioni. Mi piace pensare che l’essere umano sia insicuro e contraddittorio e non intendo nascondere questo mio lato».

Aprile

«Dopotutto quando si sceglie di morire si accende un chiaro barlume di autentica lucidità.
'Aprile' parla di questo, del sentirsi tanto inadeguati nel mondo quanto all’altezza di poter amare visceralmente una persona.
È così che inevitabilmente l’amore, unito alla morte, diventa l’unica alternativa sincera all’esistenza.
La stanchezza per la vita, il continuo rimuginare sugli errori, il poco tempo che ci rimane e la frenetica corsa alla realizzazione. Poi le scadenze, il giudizio, gli sguardi altrui. Paghi d’amore i due si dicono, 'ci basta questo, basta così'.
All’alba di un aprile, tra i cambi stagionali, la felicità si rivela un sentimento semplicissimo».

Minuetto

minüétto s. m. [dal fr. menuet, in origine agg. col sign. di «assai minuto» (der. di menu «minuto, piccolo», che è il lat. minutus: v. minuto1); così detto prob. per i brevi passi che gli sono caratteristici]. Minuetto parla delle piccole cose, quelle che colorano la giornata di un ragazzo di appena 25 anni. E’ un disco scritto lentamente, a piccoli passi, un disco curato e coccolato. E’ il disco delle storie mai sbocciate, di quelle appassite, delle cose che ci fanno paura e che non sopportiamo. Minuetto è farsi la barba davanti allo specchio, è farsi belli prima del “grande evento”. E’ prendere la vita con delicatezza e allo stesso tempo schiacciarla tra le mani per vedere cosa c’è dentro. Così, come una danza, nostalgica e senza tempo.


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