Benvenuto Sethu in Famiglia Trident!

Benvenuto Sethu in Famiglia Trident!

Sethu, nome d'arte di Marco De Lauri (nato a Savona nel 1997), è elettrizzato: sta per calcare il palco del Festival di Sanremo in gara tra i big con il brano "Cause Perse", al fianco di suo fratello gemello Jiz che lo accompagnerà sul palco impugnando la chitarra elettrica. E se conosceste meglio i due gemelli capireste che per un'occasione così importante e speciale, non sarebbe potuta andare diversamente.

Sethu e Jiz - le due cause perse di cui parla il brano sanremese - costruiscono un legame unico anche grazie alla loro passione smisurata verso la musica, nella quale trovano un modo per evadere dalla realtà provinciale savonese. L'evasione diventa concreta quando si trasferiscono a Milano, dove Sethu inizia a pubblicare i primi brani sino alla firma con Carosello Records, con la quale inizia a costruire una progettualità a lungo termine.

Crudo, scuro, inquieto, euforico: Sethu è un misterioso animale notturno che attraverso la sua musica racconta una generazione che vive tra incertezze, ansie e paure per il futuro. Ragazzi stanchi, abbandonati ai ritmi della provincia e della noia e che combattono spesso per la loro sanità mentale. Nella musica di Sethu rabbia, tristezza ed euforia si mischiano e si alternano, passando da momenti intimi e introspettivi a passaggi frenetici e caotici. Un mood che non ha bisogno di essere etichettato in un genere preciso, convergendo in uno stile fluido e pieno di contaminazioni.

Ai tempi dei primi passi nella scena rap ligure, che negli anni a seguire si è consolidata sotto il termine "drilliguria" (dall'unione dei termini "drill" e "Liguria"), Sethu portava un nome d'arte differente: NOR.

Per omonimia e rispetto verso un altro rapper in attività da più tempo, smette di usare il nome d'arte di NOR e comincia a chiamarsi Sethu (che significa “ponte” in hindi), scelto in omaggio all'album "At the Gate of Sethu" dei Nile, band death-metal statunitense.

Una volta trasferitosi a Milano, pubblica da indipendente il primo EP "Spero che ti renda triste..." (2018) e i singoli "Lampioni" e "Fototessere" (feat. Rilah), con i quali inizia la costruzione di un immaginario dark e notturno che tutt'oggi ne caratterizza la produzione artistica, e dimostra, già con queste prime pubblicazioni, una spiccata versatilità musicale che spazia dall'aggressività del rap alla delicatezza low-fi di brani come "Lampioni".

Si fa notare agli addetti ai lavori grazie alla pubblicazione del singolo "Butterfly Knife", che segna un cambio stilistico importante. Il background punk si fa più presente, così come le contaminazioni rap, trap e drill. I testi si fanno più crudi e fitti. Il canto diviene quasi un urlo, un grido liberatorio e generazionale con cui esorcizzare la vita e tutte le sue amarezze.

Seguono questa direzione anche i singoli "E' uno scherzo ma feroce" (feat. Osiris & Prxmxnny), "Hotspot" (feat. Lil $adape), "Blacklist" e "Calmo", senza tuttavia rinunciare a brani più intimi e melodici, come "Mi hai lasciato a metà strada, sulla strada di casa" e "Pioverà per sempre?". 
Le cose sembrano ingranare bene finché lo scoppiare dell’epidemia Covid-19 fa sì che, per ovvie ragioni, il suo esordio al MI AMI Festival e quello al Nameless Festival vengono cancellati, aprendo una voragine di dubbi e incertezze.

A cavallo tra il 2021 e 2022 partecipa a diverse collaborazioni, alcune in cui prevale la matrice rap - "Rebecca" (feat. Don Said, Arden & Jiz), "$EXY DELIR*O" (feat. Meli & Snepper) - ed altre in cui vince quella pop -”MY BAD” (feat. Anzj), “A/B” (feat. Claudym),  "Fu*ked Up" (feat. Tish), "QUALCOSA E' ANDATO STORTO" (feat. ISIDE), "Crush" (feat. Wako).

A settembre 2022 firma con Carosello Records, tornando a pubblicare i propri brani mettendo a fuoco più melodico e contemporaneo a partire dal singolo "Giro Di Notte". Il pezzo entra in tutte le più importanti playlist editoriali di Spotify (“New Music Friday”, “Novità rap”, “Generazione Z”, “Graffiti pop” e “sanguegiovane” dove appare anche nella copertina della playlist). MTV Italia lo sceglie come Artista del mese di settembre, mentre viene invitato ad esibirsi all’evento PLUG MI insieme ad altri artisti della scena urban italiana come Shiva e Rhove. Nel frattempo apre i concerti dei Pinguini Tattici Nucleari al Forum d’Assago e di Willie Peyote all’Ippodromo di Milano assieme a Claudym.

Tutto fa pensare che sia arrivato il momento di mettersi in gioco e accettare la sfida di Sanremo Giovani. Comincia così un periodo di preparazione molto intenso, dividendosi tra i turni notturni al lavoro e un innumerevole monte ore di prove. Il duro lavoro viene ben ripagato: il brano "Sottoterra", dichiarazione d'amore tanto poco convenzionale quanto coerente all'immaginario dark di Sethu, gli vale l'accesso al Festival di Sanremo con il brano "Cause perse".

 

Sethu ha sempre teso l’orecchio verso la musica pop, anche nei momenti in cui si è sentito distante da quel genere e più vicino al metal trap e alla scena urban. Ha diversi ricordi legati a Sanremo, di quando da piccolo lo guardava assieme alla famiglia, e negli ultimi anni ha notato un cambiamento artistico che lo ha riavvicinato al Festival, sia come spettatore che come artista. Il pensiero di dover salire su quel palco lo inebria di mille emozioni diversissime: gioia, euforia, tensione, eccitamento, ansia…Sarà un’esperienza che lascerà il segno e cercherà di presentarsi al pubblico nel modo più naturale possibile.

 

 

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